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Il mito della presunta "diversità" del nostro colonialismo, della sua umanità e tolleranza, ha a lungo consentito di rimuovere i sensi di colpa e oscurato la necessità di un'indagine rigorosa. La guerra chimica scatenata dal fascismo in Etiopia rimane uno dei capitoli più oscuri e controversi del nostro recente passato; questo volume, nel fornire una ricostruzione rigorosamente scientifica, intende costituire anche una sorta di deterrente contro le facili riabilitazioni del regime mussoliniano. Ai saggi di Del Boca si accompagnano scritti di Rochat, Pedriali e Gentili, che documentano le strategie dei comandi italiani riguardo all'uso di armi chimiche, e il testo dei telegrammi inviati da Mussolini a Badoglio e Graziani, dai quali emerge il quadro di una campagna militare progettata come una vera e propria guerra di sterminio. Questa nuova edizione è arricchita da una prefazione di Nicola Labanca.